Porte chiuse
A volte, quando si chiude una porta, si entra non in una casa accogliente ma in un labirinto pieno di insidie. Nascosto agli occhi di tutti. Ma quella porta chiusa può essere aperta e si deve avere il coraggio e la determinazione di afferrare la maniglia ed uscire.
È bello tornare
Togliersi le scarpe
Lavare via con l’acqua la polvere del lungo giorno
Toccare nuda le pareti nude della casa
Camminare come cieca tra i mobili, i libri, le lampade come una cieca che possiede solo queste povere
cose
Dovrei sistemare le porte, ridipingere il soffitto smerigliare gli specchi dove mi smarrisco dove guardo una che non può scappare da nessuna parte
perché la casa è una torre che nessuno conosce
Meglio così
Mi basta quello che ho
Mie sono le formiche assorte il percorso brillante delle lumache la rana appena nata nel bagno di mia figlia e questo lungo blues per dire il tuo nome
come un trofeo.
Soledad Álvarez